I pm di Trento avevano chiesto l’archiviazione in merito alle indagini relative alla morte di Traian, 24 anni, colpito da un malore fatale dieci giorni dopo la prima dose di Pfizer. Il giudice per le indagini preliminari l’ha però negata, chiedendo di verificare ulteriormente l’esistenza di una possibile correlazione tra il decesso e l’inoculazione.
Come spiegato da Patrizia Floder Reitter sulle pagine de La Verità, il giudice ha invitato il pubblico ministero a procedere nelle indagini per verificare un eventuale collegamento tra la morte il vaccino. La conferma del fatto che, per fortuna, non tutti i tribunali respingono a priori la possibilità che i farmaci anti-Covid abbiano effetti devastanti sulla salute. Il gip di Trento, Enrico Borrelli, ha così detto no alla richiesta di archiviazione del procedimento penale per la morte del ventiquattrenne Traian Calancea di Trento, studente di origini moldave.
Il ragazzo non era purtroppo sopravvissuto a una massiccia emorragia cerebrale dieci giorni dopo la somministrazione della prima dose del vaccino Pfizer. Il sostituto procuratore Licia Scagliarini avrà ora tempo fino al 30 giugno 2023 per procedere negli accertamenti, ha scritto il gip nel decreto depositato presso la Cancelleria del tribunale di Trento.
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